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venerdì 18 maggio 2012

Terreni inquinati? C'è la bonifica bio


STORIE DI SUCCESSO/26. Sono veronesi i vincitori del concorso nazionale Agristartup, che punta sui settori agroindustriale e agroenergetico Finanziata con 30mila euro l'idea d'impresa lanciata da tre giovani neo laureati di Sant'Anna d'Alfaedo, San Bonifacio e MozzecaneA

Zoom Foto
Da sinistra i neo dottori Andrea Zerminiani, Paolo Campostrini e Alberto Ferrarese FOTO AMATO
Al recente convegno della Consulta del lavoro è stato consegnato un riconoscimento speciale del Comune di San Bonifacio a tre giovani veronesi neolaureati, tre «cervelli» che, anziché andare all'estero, hanno subito messo a frutto in patria i risultati delle loro ricerche. Si tratta di Paolo Campostrini di Sant'Anna d' Alfaedo, Alberto Ferrarese di San Bonifacio e Andrea Zerminiani di Mozzecane. La motivazione del riconoscimento è che si sono contraddistinti con la loro «idea di impresa» anche in due concorsi a livello nazionale. Dopo aver vinto, nel maggio 2011, il 1° premio del concorso «D2T Start Cup», ideato da Trentino Sviluppo per sostenere l'imprenditoria giovanile, l'equipe composta dai tre giovani veronesi, laureati in biotecnologie agroindustriali all'Università di Verona, ha conseguito anche il 1° premio Agristartup, lanciato da Agriventure, società del gruppo Intesa San Paolo dedicata al settore agroalimentare, agroindustriale e agroenergetico. L'ambìto riconoscimento è stato attribuito in occasione del convegno tenutosi a Firenze nel marzo scorso, nella sede di Intesa San Paolo, sul tema «L'agribusiness per il rilancio economico del paese», che ha avuto fra i relatori il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Mario Catania, il presidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, il presidente di Ismea Arturo Semerari, il coordinatore della commissione Politiche agricole della Conferenza Stato-Regioni. Per partecipare al concorso Agristartup i giovani, con età compresa tra i 18 e i 28 anni, dovevano presentare un'idea imprenditoriale innovativa nel settore agricolo e agroindustriale. Tra le 100 proposte imprenditoriali pervenute, un comitato ha selezionato le 20 migliori idee, sulla base dell'innovazione e dell'applicazione di soluzioni organizzative originali. Successivamente i giovani, selezionati per aver presentato i venti progetti più validi, hanno partecipato a un corso di formazione sulla gestione d'impresa, finalizzato alla predisposizione del business plan della propria idea imprenditoriale. Alla fine sono stati premiati i primi tre migliori progetti. Il primo progetto premiato è stato appunto «Fitobiorimedio», presentato dai tre giovani veronesi, che già avevano ottenuto un riconoscimento nel concorso della Provincia di Trento. Il progetto iniziale, rivolto prioritariamente alla bonifica biologica dei terreni contaminati e al consolidamento del suolo nelle situazioni di dissesto idrogeologico, con una tecnologia di nuova concezione che sfrutta la sinergia tra piante appositamente coltivate e microrganismi del suolo, è stato implementato con la previsione delle fasce tampone in agricoltura, quali sistemi di filtraggio «radicali» a salvaguardia dei corsi d'acqua. Il premio, del valore di 30mila euro, potrà essere utilizzato per realizzare il progetto.
Gianni Bertagnin