Translate

martedì 22 maggio 2012

A Parma il M5S valuta una moneta complementare all'euro



C'è chi teme che le banche, si fidino poco dei grillini e che chiudano i rubinetti del credito ad un Comune con debito mostruoso di 600 milioni di euro circa. Se la stretta creditizia dovesse arrivare, si è ipotizzato che il nuovo Sindaco Pizzarotti potesse chiedere aiuto a due bocconiani definiti eretici per le loro idee innovative in economia. Si tratta , in sostanza, non di escludere all'euro dall'economia, sarebbe una follia, ma di attivare una sorta di credito cooperativistico, utilizzato come una sorta di baratto. Dei due studiosi si era già occupata la Repubblica, di cui presentiamo un estratto dell'articolo: "Il progetto nasce dagli studi di Massimo Amato, 48 anni, filosofo e professore di storia delle crisi finanziarie, e Luca Fantacci, 40, che insegna storia e scenari economici internazionali, due eretici della Bocconi, già autori, nel 2009, di un libro tradotto in molte lingue e ignorato in via Sarfatti, “Fine della finanza, da dove viene la crisi e come si può pensare di uscirne”. Solo in Francia, dove Amato ha trascorso due anni come assistant professor all’Institut d’Etudes Avancéès di Nantes, è stato possibile passare dalla teoria alla pratica e avviare il processo che, nel giro di un anno, dopo che già la Banca di Francia ha approvato il progetto, dovrebbe portare alla realizzazione del nuovo sistema monetario. Ciuffo alla Sgarbi, francese perfetto, Amato spiega il nuovo sistema su TEDx 1, citando Aristotele e Keynes. Perché questa idea si ispira esattamente alle teorie dell’economista britannico proposte a Bretton Woods nel ‘44. «E oggi - dice Amato - siamo in un momento di crisi ancora più pesante di quanto fosse in quel dopoguerra ed è indispensabile trovare un equilibrio diverso. Bisogna cancellare la finanza e tornare a un sistema che si basi sull’economia reale, sulla produzione e sullo scambio di beni effettivi». A Nantes è stata individuato l’istituto (il Credit Municipal, di proprietà del Comune) che sarà il modello di questa nuova banca che farà solo servizio pubblico e non avrà interessi privati. Sarà il Credit a tenere i conti degli scambi fra le imprese e fra queste e i privati (i quali, nell’idea di Amato e Fantacci, avranno lo stipendio diviso tra euro e «bonùs»). Mentre oggi è difficile avere credito, con il «bonùs», paradossalmente, non servirà denaro per avere credito perché il circuito creditizio sarà concepito come una camera di compensazione all’interno della quale ognuno dispone di un conto corrente e muove i propri scambi, anche dando servizi in cambio di prodotti. La nascita della nuova moneta sarà anche l’inizio della fine delle banche? Se si guarda all’esempio di Basilea, in Svizzera, la risposta è no. Però, conclude Amato, servirà a togliere alle banche il monopolio di qualcosa che non è loro, il denaro".
http://vivereleidee.blogspot.it/2012/05/parma-i-grillini-valutano-una-moneta.html