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martedì 23 agosto 2011

LA FABBRICA DEL DESIDERIO

Ci hanno tolto tutto, ci hanno riempiti di niente e ce l'hanno fatto pagare a rate. Il sistema ti controlla con i debiti e con gli oggetti. Non puoi scappare se prima non paghi i tuoi debiti, che pagherai facendone di nuovi. Il marketing del desiderio ti crea una astinenza continua. Per avere gli oggetti che non puoi non avere, devi fare nuove rate, ma nelle cose si annida il diavolo: più ne hai, più soldi devi guadagnare per possederle, più tempo spendi a gestirle, più hai il terrore di perderle. E soprattutto, ...si rompono! Le cose si rompono, le costruiscono perché si rompano in poco tempo e in modo che non convenga aggiustarle. Come le stampanti: costa di meno ricomprarle nuove che ordinare due cartucce di inchiostro. Siamo alla follia. Una volta le comunità andavano in crisi quando non c'erano beni sufficienti per tutti. Oggi andiamo in crisi quando ce ne sono troppi e non li possiamo acquistare. Se salti una rata e paghi regolarmente dalla rata successiva, restando costantemente indietro di una, ti addebitano spese di gestione che finiscono per essere più salate dell'intero finanziamento. E quando non sei più in grado di pagare, di ripianare il tuo debito, ti tolgono tutto, ti appiccicano il marchio dell'infamia addosso, ti impediscono di avere un conto corrente e ti rendono difficile perfino continuare a lavorare. Lo strozzinaggio è stato legalizzato.


cadoinpiedi.it