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lunedì 18 luglio 2011

manovra finanziaria potenziata ma non basterà a invertire il clima di sfiducia

Il voto a una manovra finanziaria potenziata non basterà a invertire il clima di sfiducia nei confronti del nostro debito pubblico se non si faranno riforme per la crescita e non si interverrà migliorando le diverse misure. Benché adesso la manovra arrivi a 48 miliardi (rispetto ai 40 di prima), è ancora più incentrata sulle entrate e si tratta di tasse che colpiscono soprattutto i redditi più bassi. Potrà avere effetti recessivi rendendosi in parte inefficace per le minori entrate (o maggiori spese) dovute a una crescita inferiore alle previsioni. Molti anche gli interrogativi sui singoli provvedimenti, dalla sanità ai tagli agli enti locali, alle pensioni su cui aggiorniamo le stime degli effetti della mancata indicizzazione a confronto con quelli della nostra proposta. Se nel 2013-14 la legge delega fiscal-assistenziale non darà i risparmi previsti,una serie di agevolazioni verrà tagliata in modo lineare . Ne simuliamo i potenziali effetti scoprendo che taglierà fino al 6 per cento del reddito disponibile delle famiglie più povere. Proprio mentre i parlamentari si sono concessi l'ennesimo sconto ai tagli dei loro compensi. 
Crisi fiscale, contagio, rischio di collasso dell euro ... Ne scrivevamo su questo sito oltre un anno fa. Le stesse preoccupazioni e considerazioni si possono rileggere oggi. In più la constatazione che in tutto questo tempo i governanti europei non sono stati in grado di voltar pagina. 
Per alleggerire la macchina giudiziaria il tentativo obbligatorio di conciliazione , introdotto di recente, è un piccolo passo avanti che funziona. Un'altra riforma a costo zero, alcuni interventi di liberalizzazione della professioni, è invece morta prima di entrare nell aula del Senato, ammazzata dai parlamentari avvocati della maggioranza.


lavoce.info