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martedì 10 maggio 2011

«Garanzie per la salute dei cittadini di PESCANTINA»

Sulla vicenda di Ca' Filissine interviene il Partito democratico con il capogruppo provinciale Diego Zardini e con Paola Zanolli, consigliere comunale di Pescantina, pronti a presentare un'interrogazione.
«A distanza di cinque anni dal sequestro della discarica, avvenuto il 29 agosto 2006», sottolineano i due esponenti politici del Pd, «il Comune di Pescantina non ha ancora presentato uno straccio di piano per risolvere il problema dell'inquinamento, con il risultato che i soldi stanziati sono di nuovo finiti e che il percolato continua ad inquinare l'acqua di prima falda».
«Questa farsa deve finire», insistono, «è ora, anzi è già tardi, che il sindaco Alessandro Reggiani, Provincia di Verona e Regione Veneto indichino tempi certi per arrivare ad una soluzione positiva del problema».
«In tutto questo tempo il sindaco di Pescantina non ha fatto altro che rimpallare le responsabilità con gli altri attori in gioco, Provincia in primis. Solo negli ultimi sei mesi, per ben tre volte, è stata spostata in avanti la data di presentazione di un progetto. In questo gioco delle parti, soltanto negli ultimi 12 mesi sono stati dilapidati ben tre milioni di euro di fondi destinati alla gestione post mortem della discarica e altri due milioni stanno per essere saccheggiati. Poi, a quanto ci è dato sapere, i soldi per il post-mortem saranno finiti. Ma il percolato no, e il suo smaltimento continuerà a costare alla comunità 250mila euro al mese».

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