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venerdì 29 gennaio 2010

LUKASHENKO AMMAZZA IL WEB IL GOVERNO POTRÀ SPIARE LE MAIL

Lo scorso aprile le polemiche furono feroci: Aleksandr Lukashenko, presidente
della Bielorussa (definito dal dipartimento di Stato Usa “l’ultimo dittatore in E u ro p a ”) venne in visita a Roma con tutti gli onori concessi ai capi di Stato: incontrò sia il Papa che il premier Berlusconi. Il governo italiano si giustificò dicendo che l’incontro serviva “per
incoraggiare il progressivo avvicinamento della Bielorussia all’Europa e ai suoi
standard democratici”.

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Ma con la sua l’ultima mossa ammazza-Internet, Lukashenko conferma la natura dittatoriale del suo regime. Il (suo) governo bielorusso ha autorizzato il
Centro di analisi dell'intelligence (Oac), ente che dipende da Lukashenko, a intercettare, senza alcun controllo o autorizzazione giudiziaria, il traffico sul Web in entrata e in uscita dal paese, giustificando la misura con la necessità di contrastare la criminalità. Classica scusa da regimi; amici solo del governo italiano

ref ilfattoquotidiano

Montezemolo: pronta la Ferrari 599 ibrida

E venne il giorno della Ferrari ibrida: durante la presentazione della nuova bellissima F10 Formula uno, il presidente Luca de Montezemolo ha svelato che al Salone di Ginevra sarà presentata una 599 ibrida, pronta al commercio!

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La prima Ferrari ibrida - Montezemolo ha parlato alla folla mostrando la spettacolare nuova monoposto da F1, ma forse la notizia che più ha scioccato i presenti è stata quella della prima versione ibrida di una sua vettura, la 599. E' la conferma di una serie di rumors che erano iniziati sin dallo scorso dicembre, sembra che la 599 bimotorizzata manterrà propulsore V-12 e integrerà il sistema KERS preso in prestito dalla F1 per il recupero dell'energia cinetica. In tal modo si risparmierà fino al 30 per cento del carburante per un totale di 13.8 mpg invece che 8.7, ma d'altra parte stiamo parlando di una belva da 6112 cavalli.

C'è anche la specialissima 599XX - Oltre alla presentazione della F1 e l'annuncio dell'ibrida, si è anche parlato della Ferrari 599XX che debutterà sull'asfalto con i soli sette proprietari di quest'esclusiva vettura spediti al circuito Ricardo Tormo di Valencia. In Spagna potranno guidare l'edizione limitata per la prima volta, seguiti passo a passo da istruttori Ferrari visto che la 599XX non è omologata per strada ma solo per pista.
La city car piezoelettrica P-Eco - Se invece vuoi puntare su una vettura futuristica ma ecologica sul serio allora dai un'occhiata al concept del designer coreano Jung-Hoon Kim. Si chiama P-Eco e monta un propulsore elettrico, questa citycar dalle linee estreme integra quattro dispositivi piezoelettrici sulla parte anteriore e posteriore del sedile del guidatore. Durante il moto una serie di corde vibrano ad alta frequenza producendo elettricità che va a recuperare un po' di quella dispersa per sfrecciare sull'asfalto. Non sarà performante come il KERS ma aumenta sensibilmente il chilometraggio finale!

29 gennaio 2010

REF.http://jack.tiscali.it/news/10/01/29-01-10-ferrari-ibrida-599.html

martedì 26 gennaio 2010

MOVIMENTO VENETO A 5 STELLE

 

Calendario banchetti raccolta firme

Calendario banchetti raccolta firme

Qui di seguito trovate il calendario dei banchetti di raccolta firme suddivisi per provincia.
Il FIRMA DAY del 30 e 31 gennaio 2010 è evidenziato in grassetto.

ATTENZIONE!! Tutte le date sono passibili di modifiche, pertanto prima di recarsi al banchetto verificare il giorno prima che non siano state apportate modifiche o integrazioni.

Questo è il link per verificare quante sono ad oggi le FIRME RACCOLTE

BELLUNO

Sabato 30/01/ 2010 Piazza dei Martiri a Belluno orario 10.00/17.00
Domenica 31/01/2010 Piazza dei Martiri a Belluno orario 10.00/17.00
Sabato 06/02/2010 Belluno in piazza dei Martiri orario 10.00/17.00
Sabato 13/02/2010 Belluno in Piazza dei Martiri orario 10.00/17.00

DOMEGGIE (BL)

Mercoledì 03/02/2010 Domegge davanti al municipio orario 9.00/13.00

TAI DI PIEVE DI CADORE (BL)

Mercoledì 10/02/2010 Tai di Pieve di Cadore in piazzale Dolomiti orario 08.00/13.00

Uffici elettorali dove abbiamo depositato i moduli e si può andare a firmare :
A Belluno presso l'ufficio anagrafe in via Mezzaterra e presso lo sportello del cittadino all'uscita dalle scale mobili.
A Pieve di Cadore presso l'ufficio anagrafe al piano terra del municipio
A Calalzo di Cadore presso l'ufficio elettorale al piano terra del comune in piazza 4 novembre
A Domegge di Cadore presso l'ufficio elettorale di via Roma
A Mel presso l'ufficio demografico
A Lentiai presso l'ufficio anagrafe

PADOVA

Venerdì 29/01/10 Piazza della Frutta PADOVA orario 14.00/19.00
Sabato 30/01/10 via Emanuele Filiberto PADOVA orario 09.00/19.00
Sabato 30/01/10 Piazza dei Signori PADOVA orario 09.00/19.00
Domenica 31/01/10 Piazza dei Signori PADOVA orario 09.00/19.00
Domenica 31/01/10 Piazza Insurrezione PADOVA orario 09.00/19.00
Domenica 31/01/10 Piazza della Frutta PADOVA orario 09.00/19.00
Venerdì 05/02/10 Piazza delle Erbe PADOVA orario 14.00/19.00
Sabato 06/02/10 via Roma PADOVA orario 09.00/19.00
Sabato 06/02/10 Piazza dei Signori PADOVA orario 09.00/19.00
Domenica 07/02/10 Piazza delle Erbe PADOVA orario 09.00/19.00
Domenica 07/02/10 Piazza dei Signori PADOVA orario 09.00/19.00
Venerdì 12/02/10 Piazza delle Erbe PADOVA orario 14.00/19.00
Venerdì 12/02/10 via Roma PADOVA orario 14.00/19.00
Sabato 13/02/10 Piazza delle Erbe PADOVA orario 09.00/19.00
Sabato 13/02/10 via Roma PADOVA orario 09.00/19.00
Domenica 14/02/10 Piazza delle Erbe PADOVA orario 09.00/19.00
Domenica 14/02/10 via Roma PADOVA orario 09.00/19.00

CONSELVE (PD)

Mercoledì 27/01/10 Mercoledì mercato locale CONSELVE orario 08.30/12.30

ESTE (PD)

Sabato 30/01/10 Piazza Maggiore ESTE orario 08.30/12.30

PIAZZOLA SUL BRENTA (PD)

Domenica 31/01/2010 Piazzola sul Brenta (PD) davanti al Municipio orario 9.00/19.00

ROVIGO

Sabato 30/01/ 2010 via Gramsci incrocio via Garofolo Rovigo orario 10.00/13.00
Domenica 31/01/2010 P.zza Vittorio Emanuele Rovigo orario 10.00/18.00

ADRIA

Sabato 30/01/2010 C.so Vittorio Emanuele Adria orario 10.00/18.00

TREVISO

Sabato 30/01/2010 Piazza S. Vito Treviso orario 10.00/18.00
Domenica 31/01/2010 Piazza Carducci Treviso orario 10.00/18.00

CASTELFRANCO VENETO (TV)

Domenica 31/01/2010 P.zza Giorgione Castelfranco Veneto (TV) orario 10.30/19.00
Domenica 7/02/ 2010 P.zza Giorgione Castelfranco Veneto (TV) orario 10.30/19.00

CONEGLIANO (TV)

Domenica 31/01/2010 Via Carducci (Viale della stazione) Conegliano (TV) - Ingresso Corte delle Rose orario 9.00/18.00
Domenica 07/02/2010 Via Carducci (Viale della stazione) Conegliano (TV) - Ingresso Corte delle Rose orario 9.00/18.00
Domenica 14/02/2010 Via Carducci (Viale della stazione) Conegliano (TV) - Ingresso Corte delle Rose orario 9.00/18.00

VENEZIA

Venerdì 29/01/2010 Rialto mercato Ruga Vecchia San Giovanni orario 9.00/13.00
Sabato 30/01/10 Campo Santi Apostoli (o campo san Giovanni Grisostomo) Venezia orario 10.00/19.00
Sabato 30/01/10 Piazzale Roma Venezia orario 10.00/19.00
Sabato 30/01/10 Piazzale Stazione FS Venezia orario 10.00/19.00
Domenica 31/01/10 Campo Santi Apostoli (o campo san Giovanni Grisostomo) Venezia orario 10.00/19.00
Domenica 31/01/10 Piazzale Roma Venezia orario 10.00/19.00 (da confermare)
Domenica 31/01/10 Piazzale Stazione FS Venezia orario 10.00/19.00 (da confermare)
Sabato 20/02/10 Campo Santa Margherita Venezia orario 10.00/20.00

CHIOGGIA (VE)

Giovedì 28/01/2010 Piazza del Municipio Chioggia orario 9.00/13.00
Domenica 31/01/2010 Piazza del Municipio Chioggia orario 10.00/19.00

LIDO (VE)

Martedì 02/02/10 gazebo mercato del Lido orario solo mattina
Martedì 09/02/10 gazebo mercato del Lido orario solo mattina

MESTRE (VE)

Sabato 30/01/10 Piazza Ferretto Mestre orario 10.00/19.00
Sabato 13/02/10 Piazza Ferretto Mestre orario 10.00/20.00

MARGHERA (VE)

Sabato 30/01/10 Piazza Mercato orario 9.00/13.00

MIRANO (VE)

Lunedì 25/01/2010 Piazza Martiri Mirano (VE) orario 09.00/12.00
Domenica 31/01/2010 Piazza Martiri Mirano (VE) orario 10.00/19.00

STRA' (VE)

Domenica 31/01/2010 Piazza Marconi Strà (VE), davanti la chiesa orario 8.00/18.00
Domenica 21/02/2010 Piazza Marconi Strà (VE), davanti la chiesa orario 8.00/18.00

VERONA

Sabato 30/01/2010 Mercato dello Stadio orario 9.00/13.00
Sabato 30/01/2010 Piazza Erbe Verona orario 15.00/19.00
Domenica 31/01/2010 Piazza Erbe Verona orario 10.00/19.00
Domenica 31/01/2010 Piazza Brà (angolo via mazzini) Verona orario 10.00/19.00

BOVOLONE (VR)

Martedì 26/01/2010 P.zza Vittorio Emanuele II Bovolone orario 9.00/17.00
Domenica 31/01/2010 P.zza Vittorio Emanuele II Bovolone orario 9.00/17.00

BUTTAPIETRA (VR)

Domenica 31/01/2010 Via IV Novembre davanti alla chiesa orario 9.00/13.00

LEGNAGO (VR)

Sabato 30/01/2010 P.zza Garibaldi Legnago orario 9.00/15.00
Domenica 31/01/2010 P.zza Garibaldi Legnago orario 9.00/15.00

NEGRAR (VR)

Lunedì 25/01/2010 Pizza Vitt. Emanuele II Negrar orario 9.30/12.00
Domenica 31/01/2010 Pizza Vitt. Emanuele II Negrar orario 9.30/12.00
Lunedì 01/02/2010 Pizza Vitt. Emanuele II Negrar orario 9.30/12.00

SAN GIOVANNI LUPATOTO (VR)

Domenica 31/01/2010 Piazza Umberto lato chiesa orario 9.00/13.00

ZEVIO (VR)

Domenica 31/01/2010 al mercato raccolta firme ambulante orario 9.00/13.00

Uffici elettorali dove abbiamo depositato i moduli e si può andare a firmare :
- comune di San Bonifacio presso l'ufficio elettorale
- presso il municipio di Povegliano Veronese

VICENZA

Sabato 30/01/2010 Piazza Matteotti orario 9.00/18.00
Domenica 31/01/2010 Piazza Matteotti orario 10.00/18.00

MIDWINTER MAJOR WARMING:FEBBRAIO GELIDO?

Scritto da Lubelli Fiorentino Marco

Lunedì 25 Gennaio 2010 19:32

Ritorniamo sulla particolare situazione meteoclimatica che interesserà l' Europa e l'intero nord emisfero nei prossimi giorni. Infatti appaiono ormai confermate le interferenze nevose fra masse d'aria diversa che interesseranno, a dir la verità in maniera meno marcata di quello che si poteva pensare solo ieri le regioni a sud del Po, con particolare riferimento ormai solo alla Romagna ed Emilia orientale, Marche settentrionale e alta Toscana. Mentre,  certamente più cospicue potrebbero essere le conseguenze di una vera e propria dislocazione del VP in pieno mediterraneo prodotta dal minor warming che per primi individuammo una settimana fa comparire nelle previsioni stratosferiche. Bene, appare chiaro come esso stia interagendo con la troposfera generando un imponente blocco atlantico che caratterizzerà a mio parere almeno i prossimi 14-15 giorni. Saremo più precisi sugli effetti che questa rara configurazione barica avrà sull' Italia, nei prossimi giorni, ora però vogliamo porre l'attenzione ancora una volta alla stratosfera, vera protagonista dell'intero anno 2009-10, infatti siamo di fronte a un nuovo possibile riscaldamento stratosferico comprendente tutti i piani isobarici, e questa volta appare chiara la possibilità di un vero e proprio Midwinter Major Warming. Cosa significa, significa che a differenza degli scorsi eventi stratosferici passati responsabili di semplici split del vortice polare il prossimo evento di riscaldamento stratosferico potrebbe provocare una vera e propria esplosione della stagionale caratteristica figura barica strato-troposferica, con la conseguente traslazione verso sud di imponenti masse di aria fredda in retrogressione sull' intero Emisfero nord. Inutile sottolineare la straordinarietà di questa situazione, che di fatto potrebbe condizionare definitivamente l'intero mese di febbraio.

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Ref. http://www.meteoscienze.it/

domenica 24 gennaio 2010

EuroDish 10 kWe dish Stirling generator Milan

Il prototipo Eurodish ha un grande disco a concentrazione E il motore genera 10 kilowatt elettrici. Vediamo come funziona .

TERMORIFLETTENTI CASACALDA

Perchè funzionano?
Com’è noto, fra due ambienti a diversa temperatura, si stabilisce un passaggio di calore che si trasferisce dall’ambiente più caldo a quello più freddo.
La fisica insegna che il trasferimento di calore attraverso una struttura avviene secondo tre modalità: conduzione, convezione e radiazione (irraggiamento).

LA RADIAZIONE È LA CAUSA PRINCIPALE DELLA DISPERSIONE DI CALORE E RAPPRESENTA, NEL PERIODO INVERNALE, IL 65-80% DEL CALORE DISPERSO ATTRAVERSO LE PARETI PERIMETRALI E LA COPERTURA. IN ESTATE, LA PERCENTUALE DI CALORE TRASMESSO DA UNA COPERTURA ALL’ABITAZIONE PER RADIAZIONE, È ADDIRITTURA PARI AL 93%.

I pannelli termoriflettenti sono realizzati in materiale isolante e rivestiti di uno strato di alluminio termoriflettente.

Senza dover smontare i termosifoni è possibile migliorarne l'efficienza inserendo tra calorifero e parete uno speciale pannello termoriflettente.

I vantaggi
Isola il radiatore dalla parete di appoggio; evita dispersioni all'esterno; riflette nel vostro ambiente tutto il calore disponibile; permette di riscaldare più velocemente ogni stanza; mantiene più a lungo il calore negli ambienti dopo lo spegnimento dei termosifoni.
Sulla base dei test condotti finora si parla di un miglioramento dal 5 al 10% nell'efficienza di ogni calorifero.
Il "Fai da te" per il risparmio energetico
I pannelli sono atossici, ignifughi e durano tutta la vita.
Semplici da sagomare e installare con il pratico e intuitivo kit istruzioni. La posa in opera è estremamente facilitata dalla leggerezza e dalla facilità di manipolazione del prodotto. Non è necessario alcun attrezzo speciale, basta un cutter e non si devono prendere particolari precauzioni di sicurezza (guanti o
maschere). Queste caratteristiche creano una situazione ottimale di posa, con possibili condizioni di maggior resa operativa.

Vengono venduti in rotoli da mt. 5x1 (mediamente la misura ideale per un appartamento di due locali più servizi) a partire da 28 euro a rotolo.

Gli isolanti riflettenti possono essere utilizzati integralmente, senza sprechi: non si hanno sfridi poiché, essendo forniti in rotoli, possono essere tagliati e messi a misura nella dimensione necessaria molto facilmente.

1. risparmio sui consumi di riscaldamento per sempre
2.
maggiore valore dell'immobile
3.
minori emissioni nocive nell'ambiente

Indicati anche per:
Isolamento termico del tetto: grazie alle superfici riflettenti viene annullato l’irraggiamento solare estivo con grande beneficio per chi abita ai piani alti.

Isolamento termo-acustico di pareti esterne e divisorie

Isolamento termo-acustico di pavimenti e solai interpiano

Isolamento dal rumore di calpestio e per riscaldamento a pavimento.

Sotto tetti, applicazioni industriali, set cinematografici.

http://www.casasoleil.it/015/HTML/tecnologie/termoriflettenti/termoriflettenti.htm

COGENERAZIONE- domande

Quanto costa
Il prezzo varia molto in base alla potenza e al modello.
La commercializzazione è molto limitata in Italia e quindi non esiste un prezzo di riferimento di mercato.

Incentivi economici
La cogenerazione è assimilata all'energia rinnovabile ed è ritenuta fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto. Gode quindi di finanziamenti statali e regionali, del recupero dell'IRPEF del 55% e dell'aliquota IVA al 10%.
Parte del combustibile utilizzato in cogenerazione è defiscalizzato.

Sono previsti incentivi sia sull'investimento iniziale per l'installazione della macchina che per l'energia prodotta. Per l'attribuzione di tali benefici non è sufficiente la produzione contemporanea di elettricità e calore da uno stesso impianto, ma è necessario che gli impianti garantiscano un significativo risparmio di energia (Indice di Risparmio Energetico almeno del 10%) e che producano almeno il 15% di energia termica sul totale prodotto, (delibera AEEG 42 del 2002).
INVESTIMENTO INSTALLAZIONE
Finanziamento del 20 o 30% per la realizzazione di progetti pilota per la promozione della cogenerazione diffusa (Gazzetta Ufficiale N.85 del 13/04/2005). Finanziamenti agevolati e contributi sono periodicamente messi a disposizione da alcune Regioni.
Recupero dell'IRPEF del 41% (confermato per il 2006) nel caso di installazione in edifici esistenti (Legge 23 Dicembre 2005 n. 266).
Aliquota IVA al 10%.
ENERGIA PRODOTTA
La cogenerazione è assimilata alle rinnovabili e quindi gode della priorità di dispacciamento nelle reti, indipendentemente dal merito economico (decreto Bersani, n.79/99): il distributore locale è tenuto a ritirare l'energia immessa in rete.
Micro-cogeneratori di potenza elettrica superiore a 20kW
Sono considerati Officine Elettriche ai sensi del decreto 504 del 1995: è richiesta denuncia all'Ufficio Tecnico di Finanza ed è concessa la vendita dell'energia elettrica prodotta e non autoconsumata.
La bassa remunerazione del kWh elettrico prodotto, stabilita dalla delibera AEEG 34 del 2005, non rende conveniente tale soluzione (prezzo medio sulle varie fasce orarie di circa 6 centesimi), a meno che l'impianto non sia abbastanza grande da permettere un accordo bilaterale a condizioni migliori.
Vengono applicate le imposte (erariale di consumo e addizionali) a tutta l'energia elettrica prodotta, anche se autoconsumata (valore pari a quello che si pagherebbe acquistando l'energia dal distributore locale, ma senza IVA: attualmente 0,0124 ¤/kWh per utenze industriali, 0,02329 ¤/kWh per usi domestici residenti con potenza impegnata superiore a 3kW, 0,0251 ¤/kWh per usi domestici non residenti).
La tariffa del gas metano utilizzato in cogenerazione usufruisce della defiscalizzazione (è esente da imposta di consumo il gas metano utilizzato per la produzione di energia elettrica, nella quota di 0,25 mc/kWh).
Micro-cogeneratori di potenza elettrica non superiore a 20kW
Non sono soggetti all'obbligo di denuncia all'Ufficio Tecnico di Finanza ed al pagamento delle imposte sull'energia autoconsumata (decreto 504 del 1995, Art. 52 - come modificato dalla legge 133/99, Art. 10, comma 8 - e Art. 53).
Nella pratica molti operatori preferiscono non avvalersi di questa agevolazione, poichè la mancata installazione di dispositivi di misura fiscale non permette di godere della defiscalizzazione sul gas metano. Gli impianti vengono quindi denunciati all'Ufficio Tecnico di Finanza e trattati dal punto di vista fiscale come gli impianti al di sopra dei 20kW.
L'estensione dello "scambio sul posto", già previsto per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili con potenze inferiori ai 20kW di picco, anche alla micro-cogenerazione garantirebbe implicitamente di vendere l'energia prodotta alla stessa tariffa dell'elettricità acquistata dal distributore locale.

http://www.casasoleil.it/015/HTML/efficienza-energetica/micro-cogenerazione.htm

sabato 23 gennaio 2010

FELIX BAUMGARTNER

Con il paracadute oltre i limiti umani:
in caduta libera da 36,5 km di altezza

Indosserà soltanto un casco e una speciale tuta pressurizzata per superare il muro del suono

Sarà il salto più importante e spettacolare della sua vita, ma anche quello che entrerà nei libri di storia: un austriaco vuole superare il muro del suono come primo uomo in caduta libera e senza velivolo. Felix Baumgartner, paracadutista spericolato di Salsiburgo, progetta di salire con un pallone aerostatico a oltre 36 chilometri d'altezza e di buttarsi dalla stratosfera. Indosserà soltanto un casco e una speciale tuta pressurizzata.

È un'impresa questa, non c'è che dire, stratosferica: quello che Baumgartner definisce il suo «ultimo progetto» lo porterà a 36.500 metri d'altezza. Da lì si butterà nel vuoto. Il salto gli farà raggiungere e superare il muro del suono dopo appena 35 secondi, a una velocità di 1.300 chilometri all'ora. Dopo sei minuti di caduta libera e 15 minuti appeso al suo paracadute, dovrebbe infine atterrare sano e salvo al suolo, ha comunicato lo sportivo durante la presentazione alla Academy of Sciences di New York.

http://www.corriere.it/esteri/10_gennaio_23/baumgartner-salto-stratosfera-burchia_2c0bda12-082a-11df-b78d-00144f02aabe.shtml

Ca' del Bue, la replica dei sindaci

Più che le polemiche fra destra e sinistra, potrebbe essere il taglio dei fondi Cip6 a impedire il riavvio dell'inceneritore di Ca' del Bue. E' questa la risposta dei sindaci di San Giovanni Lupatoto, Fabrizio Zerman, di San Martino Buon Albergo, Valerio Avesani, e di Zevio, Paolo Lorenzoni, al consigliere provinciale del Pd Vincenzo D'Arienzo.
L'esponente del Pd, dalle pagine del nostro giornale, li ha accusati di prendere posizione contro l'inceneritore sui giornali ma di non svolgere alcuna battaglia all'interno dei loro partiti.

Zoom Foto


I tre primi cittadini non ritengono rispondente la strada del dibattito interno. «La verità è che Ca' del Bue può essere fermato solo se la Comunità europea non concede i contributi verdi denominati Cip6 per la gestione dell'impianto di smaltimento. L'Italia è già stata accusata dalla stessa Commissione europea di destinare abusivamente i Cip6 agli inceneritori. Si tratta di svariati milioni di euro. Questo è il vero motivo per cui né la Regione né il Comune di Verona possono permettersi di rinunciare a Ca' del Bue, perché l'impianto di smaltimento senza i contributi verdi non riuscirebbe a sopravvivere e provocherebbe debiti enormi nei bilanci dei due enti pubblici. Perciò, se D'Arienzo vuole fare qualcosa di veramente utile per i veronesi, si rivolga ai parlamentari europei del centrosinistra per evitare che i Cip6 giungano a Ca' del Bue», spiegano i sindaci.
Zerman ricorda: «In più di una occasione mi sono recato a Bruxelles con l'avvocato che difende il Comune di San Giovanni per contrastare Ca' del Bue a cui sono legati i Cip6». I tre primi cittadini scendono in campo anche in difesa del loro collega di Verona Tosi. «Tosi non ha colpe, poiché ha ereditato la questione dall'ex sindaco di Verona Paolo Zanotto. Neanche Zanotto, al tempo autorevole esponente del centrosinistra, durante la cui amministrazione ha funzionato per la prima volta a pieno regime Ca' del Bue, è riuscito a fermare l'impianto. Zanotto non ha neanche provato, a dire il vero, a fermarlo. La questione Ca' del Bue ha attraversato varie amministrazioni e i partiti di centrodestra e centrosinistra, ma alla fine tutti hanno sempre sostenuto Ca' del Bue, tanto è vero che il provvedimento di avviamento dell'impianto di smaltimento fu firmato dall'allora assessore regionale Boato dei Verdi», continuano i tre sindaci.
«Smettiamola quindi di sfruttare la questione Ca' del Bue ogni volta si avvicina una campagna elettorale, in questo caso per le elezioni regionali», osserva il sindaco di San Martino Buon Albergo, Valerio Avesani. «Noi tre sindaci, a differenza quindi di Zanotto e del consigliere provinciale D'Arienzo, abbiamo provato e stiamo ancor oggi provando a fermare Ca' del Bue. Ma, come abbiamo già detto, restiamo sempre e comunque in minoranza perché sia la Regione sia il Comune di Verona non hanno intenzione in nessun modo di rinunciare all'inceneritore.
«I nostri tre Comuni hanno subito questa scelta, ma allo stesso tempo non possiamo in quanto amministratori limitarci "ad abbaiare alla luna", ma dobbiamo portare a casa quante più tutele possibile per salvaguardare la salute della popolazione», concludono i sindaci.
«Siamo così realisti sulla questione Ca' del Bue che perfino il rappresentante del Partito democratico in Consiglio comunale a Zevio, in questi giorni, si è dichiarato favorevole all'operato dei tre sindaci anziché appoggiare le esternazioni elettorali di D'Arienzo», puntualizza Lorenzoni.

Renzo Gastaldo

http://www.larena.it/stories/Home/121913_ca_del_bue_la_replica_dei_sindaci_la_via_bloccare_i_contributi/

MASDAR CITY: impatto zero !

 

 

Cogenerazione

Definizione

Con il termine Cogenerazione si intende la produzione combinata in un unico sistema di energia elettrica e termica. Il principio su cui si basa la cogenerazione è quello di recuperare il calore generato durante la produzione di energia elettrica, altrimenti disperso nell'ambiente, e riutilizzarlo per produrre energia termica.

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Come funziona

Il motore, in genere alimentato a metano (ma anche Olio vegetale, Biogas, Gpl e Gasolio), fornisce energia meccanica ad un generatore, che la trasforma in energia elettrica.
Il calore di scarto, anziché essere disperso nell'ambiente nei fumi di scarico, viene recuperato ed utilizzato per soddisfare un'utenza termica a media temperatura (circa 85°C) nel caso di impianti di piccola e media taglia (MicroCogenerazione), sotto forma di vapore nel caso di impianti grossa taglia.

In particolare il sistema di recupero termico è composto da tre scambiatori di calore:

  • uno scambiatore (aria impianto - acqua utenza) per recuperare il calore dei fumi di scarico;
  • uno scambiatore (acqua impianto - acqua utenza) per recuperare il calore del liquido di raffreddamento del motore;
  • uno scambiatore (olio impianto - acqua utenza) per recuperare il calore dell'olio del motore.

Vantaggi

  • La cogenerazione richiede il 30-40% di combustibile in meno rispetto alla generazione separata di energia elettrica e termica, a parità di output prodotto.
  • La cogenerazione può essere utilizzata per garantire la continuità della corrente elettrica in caso di black out.
  • Per ogni kWh elettrico prodotto in cogenerazione si risparmiano immissioni in atmosfera di anidride carbonica per 450 g. (Fonte COGENEUROPE Bulletin)
  • Un particolare campo dei sistemi di cogenerazione è quello della trigenerazione che, oltre ad autoprodurre energia elettrica, consente di utilizzare l’energia termica recuperata dalla trasformazione anche per produrre energia frigorifera (6-7 °C), ovvero acqua refrigerata per il condizionamento o per i processi industriali, grazie all’impiego di un assorbitore a bromuro di litio. In un sistema di trigenerazione il rendimento globale aumenta enormemente ottenendo risparmi energetici anche nell'ordine del 60%.

Titoli di efficienza energetica
(…un ulteriore vantaggio)

I Titoli di Efficienza Energetica (TEE), denominati anche certificati bianchi, istituiti dai Decreti 20 luglio 2004 del Ministero delle Attività Produttive, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, determinano gli obiettivi nazionali di incremento annuale dell'efficienza energetica (2,9 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) per il quinquennio di applicazione 2005-2009.

La riduzione dei consumi complessivi nazionali di energia concorrerà al conseguimento degli obiettivi di riduzione dei gas serra in relazione agli impegni assunti dall'Italia nell'ambito del Protocollo di Kyoto e porterà benefici economici e sociali:

  • Diretti per i consumatori come, per esempio, la riduzione della bolletta energetica e il miglioramento del servizio goduto (per esempio offrendo la possibilità di aumentare la temperatura o l'illuminazione degli ambienti o permettendo un aumento della produttività di un motore elettrico senza aumentare i consumi);
  • Collettivi, quali la riduzione della dipendenza energetica dall'estero e maggiore sicurezza di approvvigionamento; la riduzione dell'inquinamento derivante dalle attività di produzione e di consumo di energia; un maggior controllo dei picchi di domanda elettrica e possibilità quindi di ridurre il rischio di "blackout" e i costi connessi al verificarsi di squilibri tra consumi e capacità di offerta; un aumento dell'offerta di prodotti e servizi energetici orientati all'efficienza negli usi dell'energia.

I Titoli di Efficienza Energetica (TEE) sono emessi dal Gestore del Mercato Elettrico (GME) a favore dei soggetti (distributori, società da essi controllate e di società operanti nel settore dei servizi energetici) che hanno conseguito i risparmi energetici prefissati. L'emissione dei titoli viene effettuata sulla base di una comunicazione dell'Autorità che certifica i risparmi conseguiti, quantificati in tonnellate equivalenti petrolio (TEP). L'Autorità infatti verifica e controlla che i progetti siano stati effettivamente realizzati in conformità con le disposizioni dei decreti e delle regole attuative definite dall'Autorità stessa.

La compravendita di questi titoli avverrà tramite contratti bilaterali o in un mercato apposito istituito dal Gestore del mercato elettrico e regolato da disposizioni stabilite dal Gestore stesso d'intesa con l'Autorità.
Per adempiere a questi obblighi e ottenere il risparmio energetico prefissato i distributori possono:

  • Attuare progetti a favore dei consumatori finali che migliorino l'efficienza energetica delle tecnologie installate o delle relative pratiche di utilizzo. I progetti possono essere realizzati direttamente, oppure tramite società controllate, o ancora attraverso società operanti nei settori dei servizi energetici (le cosiddette ESCO - Energy Services COmpanies),
  • Acquistare da terzi i "titoli di efficienza energetica" attestanti il conseguimento di risparmi energetici.
  • Quant'è la vita media di un cogeneratore?
    Le parti del cogeneratore soggette a maggiore usura riguardano il motore. Con una costante manutenzione dell'impianto, consistente, in particolare, nel cambio olio e cambio filtri, la vita media del cogeneratore può ammontare a 30.000 ore (all'incirca 8-10 anni); dopo di ciò, con una revisione totale del motore, l'impianto può continuare lavorare.

    L'impianto fa rumore?
    Il Cogeneratore ha un involucro esterno formato da pannelli fonoassorbenti che permettono un livello di insonorizzazione pari a 65 dBA (a 1 metro di distanza). Per avere un raffronto, basti pensare che una radio a basso volume genera 50 dBA, un ufficio rumoroso 60 dBA.

    Ci vogliono grossi cambiamenti nell'impianto idraulico?
    L'impianto idraulico dell'utenza, sia essa civile che industriale, non ha bisogno di cambiamenti radicali; l'unica cosa che va fatta è una derivazione dell'impianto idraulico che dovrà transitare oltre che nella caldaia (se già presente) anche nello scambiatore a piastre del cogeneratore. Tale modifica si riduce all'intervento di poche ore da parte di un idraulico, purché il cogeneratore venga installato nei pressi della caldaia esistente.

    Quali benefici ha la cogenerazione per l'ambiente?
    Per ogni kWh elettrico prodotto in cogenerazione si risparmiano emissioni in atmosfera di anidride carbonica (CO2) per 450 grammi (Fonte COGENEUROPE Bulletin). Considerando che un cogeneratore di piccola taglia produce mediamente 100.000 kWh elettrici, risulta un risparmio di circa 45 tonnellate all'anno di CO2.

    Quali sono i benefici economici?
    - risparmio energetico medio del 35 - 40 %;
    - possibilità di alimentare il cogeneratore con gas metano defiscalizzato dell'accisa (imposta di    consumo + addizionale regionale);
    - vendita all'Enel dell'energia elettrica autoprodotta (scambio sul posto);
    - continuità di alimentazione elettrica, in caso di black-out.

    Posso vendere l'energia elettrica prodotta?
    La vendita dell'energia elettrica autoprodotta è possibile, anzi viene incentivata con il meccanismo dello "scambio sul posto", il quale permette, ad un consumatore di energia elettrica che contemporaneamente produce energia tramite la cogenerazione, di immettere in rete l'energia prodotta e non consumata. Una azione che permette al soggetto di pagare solo la differenza tra l'energia consumata e quella immessa in rete. Nel caso in cui l'energia immessa in rete è superiore a quella consumata, il cliente ha, quindi, diritto ad un equivalente credito di energia elettrica da utilizzare successivamente.

Ref .http://www.ramservizi.it/index.php?p=microcogenerazione&l=ita

Cos’è il CDM

Il Clean Development Mechanism (CDM) è uno dei meccanismi flessibili previsti dal Protocollo di Kyoto, che permette alle imprese dei Paesi industrializzati che hanno vincoli di emissione di realizzare progetti mirati alla riduzione delle emissioni di gas serra nei Paesi in via di sviluppo senza vincoli di emissione.
Lo scopo di questo meccanismo è duplice: da un lato permette ai Paesi in via di sviluppo di disporre di tecnologie più pulite; dall'altro permette l'abbattimento delle emissioni dove è economicamente più conveniente, consentendo di ridurre i costi complessivi per l’adempimento degli obblighi derivanti dal Protocollo di Kyoto.
Le emissioni evitate dalla realizzazione dei progetti generano crediti di emissioni, i cosiddetti CERs (Certified Emission Reductions) che potranno essere utilizzati per l'osservanza degli impegni di riduzione assegnati.

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COME FUNZIONA

Il funzionamento di un progetto CDM è il seguente:

  1. un'azienda privata o un soggetto pubblico realizzano un progetto in un Paese in via di sviluppo mirato alla limitazione delle emissioni di gas serra;
  2. la differenza fra la quantità di gas serra emessa realmente e quella che sarebbe stata emessa senza la realizzazione del progetto è considerata emissione evitata e accreditata sotto forma di CERs;
  3. I crediti CERs possono poi essere venduti sul mercato e/o accumulati.

Per esempio: la discarica di Elbasan in Albania rilascia nell’atmosfera grandi quantità di metano prodotto dai processi di decomposizione dei rifiuti. Un progetto di miglioramento prevede il recupero di tali gas in modo da sfruttarli in un impianto per la produzione di energia elettrica. Le mancate emissioni di metano diventano automaticamente crediti di emissione sotto forma di CERs rivendibili sul mercato.

I TEMPI

Sono considerati CDM i progetti avviati a partire dal 2000. I crediti generati da quell’anno possono essere accumulati e utilizzati per il rispetto degli obblighi di riduzione delle emissioni di gas effetto serra presi dall’Italia per il primo periodo d'impegno (2008-2012).

http://www.ambientebalcani.it/ita/cdm.htm

SICILIA: no al nucleare

Anche la Sicilia dice No al nucleare Mentre il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia annunciava che entro un anno verranno resi noti i siti di costruzione delle nuove centrali nucleari italiane e che saranno scelti d'intesa con le regioni, alla maggioranza di quelle contrarie (15 regioni su 20), si aggiungeva anche la Sicilia.
Il voto contro la costruzione di una centrale nucleare nell'isola è stato unanime.
E chiara sembra essere la posizione del presidente Raffaele Lombardo: “Ci batteremo perché in Sicilia non si parli più nemmeno lontanamente di nuclear e”. Scartata anche l'ipotesi di un referendum sul tema.

ARTICOLO: BEPPE GRILLO SOSTIENE NICHI

Niki Vendola © p40.it

“Ho parlato al telefono con Nicki Vendola. Mi ha dato la sua parola che l’acquedotto pugliese, il più grande d’Europa, sarà pubblico nella proprietà e nella gestione (quindi dei cittadini) se lui verrà eletto presidente di Regione. E che, con una sua Giunta, per costruire centrali nucleari in Puglia sarà necessario l’uso dei carri armati da parte del Governo. Vendola ha rilasciato un’intervista per il blog. Il MoVimento a 5 Stelle non si presenta alle elezioni pugliesi e, quindi, mi sento di sostenere Vendola contro il Pdl di Berlusconi e l’alleanza del Pdmenoelle di D’Alema con Casini-Caltagirone che candida Boccia. Vendola sa che in Rete non si può mentire e che le sue parole dovranno trasformarsi in fatti. Domenica 24 gennaio si terranno le Primarie tra Vendola e Boccia, l’”Uomo per me di D’Alema”. Con Vendola i pugliesi hanno una possibilità, con Boccia la certezza della distruzione del territorio e dell’esproprio dell’acqua pubblica. D’Alema si è presentato in Puglia per esercitare la sua nefasta influenza come “fratello maggiore”, lui è come Caino, fratello maggiore di Abele, che ha schierato il Pdmenoelle contro Vendola. Il giudizio negativo di D’Alema per Vendola è il miglior riconoscimento possibile. Una medaglia da appuntare al petto. La battaglia dell’acqua è solo al suo inizio. La vinceranno i cittadini con l’elmetto. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure”.

Beppe Grillo
http://www.beppegrillo.it

venerdì 22 gennaio 2010

 

Dal Mit le nanoparticelle che, riconoscendo il tessuto vascolare compromesso, rilasciano il farmaco

Dalla nanotecnologia è stato sviluppato un nuovo approccio alla cura delle malattie cardiovascolari. Un team di ricercatori della Harvard Medical School, e del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno messo a punto delle nanoparticelle chiamate "nanoburrs" che hanno la capacità di legarsi alle pareti dei vasi  danneggiati e rilasciare gradualmente i farmaci.

Lo studio potrebbe, in un prossimo futuro, rivoluzionare il trattamento delle patologie cardiache: oggi per contrastare l'irrigidimento delle arterie si usano minuscoli palloncini per dilatare forzatamente i vasi arteriosi, per poi infilarvi un tubicino (stent) per tenerli aperti.

Ma spesso il processo innesca una nuova rapida crescita di tessuto attorno allo stent che può portare nuovamente al blocco delle arterie. Mentre la novità del Mit consiste nella sicurezza della terapia e nell’assenza di possibili rischi. Le nanoparticelle messe a punto dagli scienziati Usa sono rivestite di proteine che possono aderire esclusivamente alla membrana basale, con un’interazione altamente specifica.

Quando avviene l’interazione, le nanoparticelle rilasciano un farmaco per un lungo periodo, fino a 12 giorni. "E' un esempio molto eccitante - spiega il professor Robert Langer, uno degli autori della ricerca - nel campo delle nanotecnologie e del “targeting” delle cellule in azione". Una tecnologia, aggiunge l'esperto, che potrebbe funzionare in qualsiasi patologia dove la parete cellulare risulta compromessa, inclusi certi tipi di tumori e altre malattie infiammatorie. Tuttavia, avvertono gli esperti, la strada è ancora lunga prima di un effettivo utilizzo sull'uomo: le nanoparticelle "ripara-arterie" non saranno disponibili prima di diversi anni.

La HMS / MIT team ritiene che il suo nuovo metodo di targeting potrebbe anche essere adattato per curare i tumori grazie al rilascio di farmaci così finemente controllato.

I dettagli del nuovo lavoro sono in uno studio pubblicato nel numero del 18 gennaio della rivista Proceedings of the rispettato National Academy of Sciences (PNAS).

http://web.mit.edu/newsoffice/2010/nanoburrs.html

lunedì 18 gennaio 2010

“Una centrale nel Veneto, sì o no?”

Serve chiarezza. I candidati dichiarino subito come la pensano

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“Una centrale nucleare nel Veneto, sì o no?”. Questo il quesito che Legambiente Veneto rivolge a tutti i canditati alle prossime elezioni regionali, sollecitando una risposta immediata, in modo da garantire un confronto trasparente e democratico sul rilancio del nucleare in Italia. “Un tema così pesante per il futuro del Paese e della nostra regione da non potere in alcun modo rimanere fuori dal dibattito elettorale - sottolinea Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto -. I cittadini veneti non possono essere costretti a escludere la questione atomica dalle loro valutazioni”.
“Tutti i candidati - prosegue Bertucco - ci dicano chiaramente come la pensano e come intendono comportarsi nel momento in cui andrà stabilita la localizzazione dei siti per le centrali. A quanto pare il governo sta cercando di rimandare ogni decisione sui possibili siti a dopo le elezioni ma si rischia così di procedere in maniera ben poco democratica. Gli elettori devono conoscere le posizioni di coloro che stanno per delegare a governare il territorio”.
Le Regioni hanno un ruolo essenziale nella definizione delle politiche energetiche del nostro Paese. Tant’è che undici di loro (Lazio, Marche, Umbria, Basilicata, Puglia, Calabria, Toscana, Liguria, Emilia Romagna e Piemonte, Campania), ma non il Veneto hanno avanzato ricorso alla Corte Costituzionale nei confronti della norma varata dal governo che (caso unico nei paesi occidentali) prevede la possibilità di avviare la costruzione di una centrale nucleare o di un impianto di trattamento di scorie anche in presenza di un parere contrario delle istituzioni locali e delle regioni interessate, militarizzando inoltre i siti scelti.


Rovigo, 14 gennaio 2010
LEGAMBIENTE VENETO
Per comunicazioni: Legambiente Veneto Corso del Popolo, 276 45100
Rovigo tel. 042527520 fax 042528072 e-mail
veneto@legambienteveneto.it

LA VITA IN SIBERIA

Questioni metereologiche, rendono la Siberia il posto piu’ freddo dell’emisfero Nord. Come vive la gente del posto ? come affronta quotidianamente il gelo ? In che modo trascorre le giornate ?

Ref http://bbc.uk.com

Microbolle:Una soluzione più economica per produrre biocarburanti

L’Institution of Chemical Engineers ha insignito una ricerca dell’Università di Sheffield, con la Medaglia Moulton per il 2009. Il premio viene riconosciuto ogni anno alla ricerca pubblicata ritenuta più meritevole. 

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Lo studio in questione tratta di un innovativo dispositivo capace di rendere la produzione di biocombustibili più economica dal punto di vista energetico. Il problema che affligge la diffusione dei biocombustibili sta, infatti, nei costi di produzione che sono ancora molto alti.

Il gruppo di ricerca ha affrontato il problema elaborando un bioreattore che crea microbolle. Le microbolle sono bolle di gas in miniatura di meno di 50 micron di diametro in acqua. Esse sono in grado di trasferire i materiali in un bioreattore molto più rapidamente delle grandi bolle prodotte con tecniche di produzione convenzionale, consumando molta meno energia.

L’approccio è attualmente in fase di test, con ricercatori provenienti dal Suprafilt di Rochdale, su scala industriale. Il team sta inoltre studiando l’applicazione del dispositivo nell’azienda locale dell’acqua di Yorkshire. Stanno usando i componenti del bioreattore che producono microbolle per dare una migliore efficienza nel trattamento delle acque reflue. Si prevede di ridurre i costi attuali dell’elettricità necessaria al processo di un terzo.

Il professor Will Zimmerman, del Dipartimento di chimica e Ingegneria presso l’Università di Sheffield, ha dichiarato:

“ Sono lieto che il lavoro della nostra squadra nella generazione di microbolle per l’efficienza energetica venga riconosciuto dall’Institution of Chemical Engineers. Il potenziale di risparmio energetico di grandi dimensioni con il nostro approccio di generazione di microbolle è enorme.

Spero che il premio richiami l’attenzione dell’industria, in particolare nella produzione di prodotti chimici di base per lo scioglimento e l’eliminazione del gas, dove il risparmio energetico potrebbe migliorare la redditività. Ci sono strade che si possono percorrere per ridurre i consumi energetici senza intaccare le prestazioni finali.”

Per approfondimenti: http://eyrie.shef.ac.uk
Ref. http://www.chimici.info

domenica 17 gennaio 2010

VIAGGIANDO IN BICICLETTA NEL MONDO

VENERDÌ 22 GENNAIO 2010

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serata inaugurale della rassegna di serate di racconti di viaggio 2010
“VIAGGIANDO IN BICICLETTA NEL MONDO” ore 20 45 presso la Sala Circolo dipendenti Unicredit, Verona – Via Rosa 7, primo piano.
FOLLOW THE WOMEN – SEGUI LE DONNE. PEDALANDO PER LA
PACE IN LIBANO, SIRIA, GIORDANIA E PALESTINA. Verranno a raccontare il loro bellissimo viaggio Adriana, Antonella, Daniela, Emanuela, Mara e Marisa, degli Amici della Bicicletta di Verona. La rassegna è organizzata con il contributo della Prima Circoscrizione. L’iniziativa è aperta a tutti.

Scarica l’invito e programma della serata http://www.amicidellabicicletta.it/spip/IMG/pdf/Viaggiando_nel_mondo2010.pdf

Il drone

Il prototipo AR.drone della Parrot: un piccolo elicottero comandato a distanza con l'accelerometro dell'Apple iPhone (foto Patrick Kovarik, Afp)

Il drone - Il prototipo AR.drone della Parrot: un piccolo elicottero comandato a distanza con l'accelerometro dell'Apple iPhone (foto Patrick Kovarik, Afp)

ref http://ardrone2.parrot.com/parrot-ar-drone/videos/index.html#player

giovedì 14 gennaio 2010

Copenhagen: fallimento storico!

Copenhagen, Danimarca — Un accordo 'Prendere o lasciare'. E' quello che i Paesi più potenti al mondo hanno presentato al summit di Copenhagen. Condanniamo fermamente questa arroganza! I leader hanno tradito le future generazioni. Ora rimediare sarà molto più difficile.

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Alcuni sostengono che “l’accordo di Copenhagen” sia un passo avanti. Non è così. Di fatto non è stato adottato formalmente dalla Conferenza delle Parti (COP), e non contiene misure severe per riduzioni delle emissioni nei Paesi industrializzati.

L’accordo rappresenta una concessione alle industrie inquinanti, in particolare il settore dei combustibili fossili, che ha speso molto per minare i negoziati e avrà adesso la possibilità di continuare a inquinare.

Esistono, tuttavia, alcuni punti da salvare, come la decisione di creare un “Meccanismo finanziario per il Clima” e l’accordo di fornire finanziamenti fino a 100 miliardi di dollari l’anno per combattere i cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo. Questi hanno deciso di prendere iniziative volontarie per ridurre le proprie emissioni di gas serra e migliorarle ulteriormente nel caso verrà fornito supporto finanziario.

La Conferenza non ha stabilito alcun mandato per garantire l’adozione futura di un accordo legalmente vincolante. Anche se i negoziati continueranno l’anno prossimo, il mancato raggiungimento di un’intesa legalmente vincolante rappresenta un fallimento di portata storica.

Ref. http://www.greenpeace.org/italy/news/fallimento-copenhagen

MICRO FOTOVOLTAICO

Celle fotovoltaiche delle dimensioni di un brillantino, più versatili, meno costose e complicate e altrettanto efficienti delle celle tradizionali. Potrebbero trovare applicazioni nuove, da una maggiore integrazione nell’edilizia fino all’ottenimento di tessuti fotovoltaici (ad esempio per una tenda da campo capace di ricaricare componenti elettronici), passando per i satelliti e i rilevatori a fotocellula. Ma, date le interessanti caratteristiche tecniche, potrebbero un domani anche rimpiazzare i moduli fotovoltaici così come li conosciamo oggi.

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Sono le micro-celle fotovoltaiche realizzate dai Sandia National Laboratories (istituto di ricerca governativo Usa gestito dal contractor privato Sandia, uno dei centri del complesso tecnologico-militare Usa). Fabbricate con processi di micro elettromeccanica comuni nell’elettronica attuale, le nuove celle presentate a fine dicembre sono larghe da 0,25 a 1 millimetro e spesse dai 14 ai 20 micrometri (un capello umano è spesso circa 70), esagonali e realizzate con i circuiti elettronici prestampati. Circa 10 volte più sottili delle celle convenzionali e con un'efficienza dichiarata del 14,9% (i moduli attualmente in commercio vanno in media dal 13 al 20%) produrrebbero la stessa quantità di elettricità di una cella convenzionale 15 x 15 cm, con un centesimo del silicio.

Presenterebbero inoltre anche un’affidabilità maggiore perché, spiegano i ricercatori, essendo più piccole hanno molte meno deformazioni meccaniche. Anche il processo di fabbricazione avrebbe vantaggi rispetto a celle di dimensioni maggiore; primo fra tutti un più efficiente uso dei wafer di silicio (le fette di silicio da cui si ottengono le celle): si potrebbero ricavare da wafer di qualsiasi spessore e un'eventuale cella difettosa non comprometterebbe l’uso dell'intero modulo.

Altri punti forti sono l’adattabilità ai vari tipi di installazione e la tolleranza all’ombra nettamente superiore: mentre un pannello convenzionale se parzialmente in ombra può non funzionare correttamente, la dimensione ridotta delle celle del sistema di Sandia fa sì che anche con un'ombreggiatura parziale ve ne siano sempre di completamente irraggiate e dunque in produzione.

Ma l'aspetto più interessante è che queste celle potrebbero sostituire integralmente sistemi che necessitano di procedure di installazione e autorizzazione complesse quali gli impianti fotovoltaici come li conosciamo: “sistemi di controllo, inverter e anche accumulatori potrebbero essere integrati a livello di chip”. Risultato: un significativo calo dei costi di produzione e di installazione rispetto alle tecniche attuali.

Con la tecnologia disponibile al momento si riuscirebbero a produrre circa 130mila micro-celle all’ora (si calcola di usarne da 10mila a 50mila per metro quadrato di superficie) a un costo di un millesimo di dollaro l’una, ma in laboratorio si sta sperimentando un sistema che consentirebbe che le celle si “auto-assemblino” così da ridurre ulteriormente i costi. Altro possibile sviluppo che migliorerebbe il rapporto costi-prestazioni è l’applicazione di micro-concentratori ottici: lenti economiche prefabbricate a lunghezza focale corta che aumenterebbero il numero di fotoni che vanno a colpire la cella.

Insomma il fotovoltaico potrebbe trovare tra qualche anno una nuova interessante strada nel mondo del micro.

Ref.http://www.meteoscienze.it/ambiente/archivio-ambiente/39-legislazione-ambientale/402-la-frontiera-del-micro-fotovoltaico

ECLISSI: venerdi la piu’ lunga del millennio- prossimo evento simile nel 3034

Sarà l' eclissi solare piu lunga del millennio, quella che si verificherà venerdì 15 gennaio, sicuramente uno spettacolo straordinario per i fortunati che potranno contemplarla; Una eclissi anulare di undici minuti e otto secondi, durata questa, che conferisce a questo evento astronomico, il primato di eclissi piu lunga di tutto il millennio, primato che resterà tale almeno fino al 3043, anno in cui si verificherà la prossima eclissi anulare.

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Il termine  eclissi anulare in astronomia, sta ad indicare, quando il corpo  piu grande dell'occultatore e quindi non viene coperto del tutto, lasciando visibile un cerchio luminoso.
Il punto di osservazione migliore sarà dalle isole Maldive nonchè dall'India e lo Sri Lanka. Purtroppo lo spettacolo dall'Italia, sarà difficilmente visibile per gli appassionati di astronomia, sia per la breve durata sia per le condizioni del tempo, e comunque qualche possibilità di assistere all'evento nella mattinata di venerdì, l'avrà chi vive nelle regioni centrali e meridionali.

ref http://www.unonotizie.it/8613-eclissi-venerdi-la-piu-lunga-eclissi-anulare-del-millennio;-il-prossimo-evento-astronomico-simile-nel-3043.php

martedì 12 gennaio 2010

Helsinki: la citta’ piu’ sostenibile d’europa

Il Global City Rerport di Scenari Immobiliari, nell’ottobre 2009 ha dichiarato Helsinki la città più ecosostenibile d’Europa. La capitale della Finlandia, infatti, sembra essere la città dei sogni, con numerose aree verdi per il gioco e lo svago, piste ciclabili, aria pulita e orgogliosa di vantare grandi risultati

in termini di raccolta differenziata e risparmio energetico.

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Grazie ai traguardi raggiungi in campo ecologico, gli immobili di Helsinki aumentano di prezzo. Sono sempre di più, infatti, gli investitori convinti che quella di acquistare una casa nella capitale finlandese sia una mossa lungimirante. Il prezzo delle abitazioni dipende ovviamente dalla zona scelta. Quella più gettonata è Kamppi, molto centrale, ben collegata e servita; meno cari invece, sono gli appartamenti situati nei quartieri di Ruoholati e Kallio.

In generale però, la qualità della vita ad Helsinki è molto più alta che in altri centri europei. Basti pensare ai bassi livelli di inquinamento e traffico e alla grande densità di zone verdi, pedonali e ciclabili.

In campo architettonico, tra gli esempi virtuosi di Helsinki, citiamo il progetto “Eco Viikki”: un quartiere residenziale ecosostenibile le cui case sono realizzati con criteri di risparmio energetico.

Ref.http://architetturaecosostenibile.it/architettura/in-europa/helsinki-citta-piu-sostenibile-europa.html

The Internet for peace

SMART GRID: QUESTIONE DI VISIONI

Smart Grid o rete elettrica intelligente europea sarà costituita da migliaia di chilometri di cavi sottomarini ad alta efficienza, costerebbe fino a 30 miliardi di euro e risolverebbe una delle principali critiche ed ostacoli incontrati dalle energie rinnovabili: l’inaffidabilità. Collegando molte delle centrali idroelettriche norvegesi si potrebbe realizzare una batteria gigante da 30GW in tutta Europa. Entro l’autunno del 2010 Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Danimarca, Svezia, Irlanda e Regno Unito intendo iniziare la costruzione della grande rete ad alta tensione per terminarla entro il prossimo decennio. “Riconosciamo che il Mare del Nord ha enormi risorse, ce ne stiamo accorgendo sfruttando quelle nel Regno Unito molto intensamente già da questo momento”, afferma il ministro dell’energia Lord Hunt.

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“Più di 100GW proverranno dagli impianti a turbine eoliche off-shore ora in fase di sviluppo e raggiungeranno circa il 10% della domanda di energia elettrica della UE, impianti equivalenti a circa 100 grandi centrali a carbone. L’ondata di energia proveniente dai parchi eolici deve essere trasmessa giustamente ad una rete adeguata ed in grado di sostenerla e minimamente perderla”, afferma Justin Wilkes della European Wind Energy Association (EWEA).

Mentre in Italia lo scontro fra grosse industrie, pubbliche amministrazioni e cittadini si fa sempre più aspro, soprattutto per quel che ne concerne i parchi eolici con tutta l’ondata conseguente di opportunismo e corruzione tipica del bel paese, l’Europa ha finalmente capito che l’energia rinnovabile è molto più decentrata e spesso gli impianti necessariamente devono essere realizzati  in luoghi inospitali per utilizzare al meglio le fonti di energia, così lontano dalla città. Il Mare del Nord consentirebbe un approvvigionamento sicuro e affidabile di energia da fonti rinnovabili, bilanciandone l’energia prodotta grazie alla Smart Grid in tutto il continente. E non possiamo dimenticare il progetto DESERTEC euro-africano per catturare energia solare dalle aree desertiche del Nord Africa e spedirla in Europa.

“La prima cosa da fare è puntare ad una visione comune”, ha dichiarato Hunt. “Noi speriamo di firmare un memorandum d’intesa in autunno con i ministri per definire ciò che stiamo cercando di fare, come abbiamo intenzione di farlo e immediatamente partire”. Tutti i soggetti coinvolti hanno una particolare lungimiranza strategica in fatto di energia “La rete elettrica intelligente del Mare del Nord necessariamente deve diventare la spina dorsale della futura super rete elettrica europea”, conclude Wilkes.

Ref. http://www.genitronsviluppo.com/2010/01/07/smart-grid-europa/

Dalla bioingegneria il polimero che sostituisce la plastica

Un team di scienziati sudcoreani ha messo a punto, attraverso bioingegneria, un polimero che può essere usato come materia plastica adatta all’uso quotidiano, biodegradabile e basso di tossicità, in sostituzione sostanze chimiche basate sui combustibili fossili. La tecnica potrà limitare la produzione della plastica convenzionale a vantaggio dell'ambiente.

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Lo studio riguarda il Polylactic ACID o acido polilattico (PLA), un polimero chiave per la produzione di materie plastiche attraverso risorse naturali e rinnovabili.

“I poliesteri e gli altri polimeri che utilizziamo ogni giorno sono prevalentemente derivati da oli fossili effettuati tramite processi chimici di raffinazione” riferisce in un comunicato stampa  il professor Sang YUP Lee, il coordinatore della ricerca.

“L'idea di produrre polimeri dalla biomassa rinnovabile ha attirato molta attenzione a causa delle crescenti preoccupazioni per i problemi ambientali e per la natura limitata delle risorse fossili. Il PLA è considerato una valida alternativa alla plastica basata sul petrolio, essendo entrambi biodegradabili e con una bassa tossicità per l'uomo”, continua lo scienziato.

Fino ad ora PLA è stato prodotto in un processo di due fasi complesso e costoso. Il team ha utilizzato invece un ceppo di E.Coli cui è stato modificato geneticamente il metabolismo. “Abbiamo sviluppato un processo di produzione efficiente basata del PLA e i suoi polimeri”.

Ciò significa che il ceppo di E. coli sviluppato è in grado di produrre in modo efficiente i polimeri in questione attraverso un processo di fermentazione.  Questa nuova strategia dovrebbe essere un punto di partenza per lo sviluppo di altri organismi ingegnerizzati in grado di produrre vari polimeri mediante la  fermentazione, direttamente da risorse rinnovabili.

La ricerca è stata pubblicata su “Biotechnology and Bioengineering” con il titolo originale: “Plastics from E. coli: Metabolic engineering for PLA and its copolymers”.

sul canale chimica

INCENERITORI, SCANDALO SANITARIO

dati falsati per nascondere la verità sugli effetti nocivi degli inceneritori

Nel recente passato i nostri amministratori hanno spesso giustificato la scelta dell'incenerimento dei rifiuti portando in avvallo risultati rassicuranti di importanti scienziati italiani che attestavano l'innocuità degli inceneritori.

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In realtà queste conclusioni erano tratte da studi di scienziati di fama internazionale come il dott. Paul Elliot e M Franchini, dati che apparentemente non mostravano preoccupazione né allarme. Oggi si scopre che la traduzione in italiano di questi testi sia stata falsata ribaltando completamente le conclusioni a cui erano giunti gli esperti.
Lo studio di Elliot P., Shaddick G, Kleinschmidt I. "Cancer incidence near municipal solid waste incinerators in Great Britain, British Journal of Cancer 1996, 73, 702-710), è stato modificato nella sua conclusione finale dove affermava che vi era una chiara evidenza statisticamente significativa di riduzioni delle neoplasie allontanandosi dal camino dell'inceneritore in esame mentre nella traduzione italiana è stato aggiunto un non che ha capovolto la conclusione finale a tutto vantaggio dell'innocuità degli inceneritori.
Allo stesso modo lo studio di Michela Franchini, (Health effect of exposure to waste incinerator emissions: a review of epidemiological studies in Ann. Ist. Sup. Sanità 2004), modificando o citando parzialmente i risultati emersi, è stato trasformato in un documento a favore dell'incenerimento dei rifiuti.
Una segnalazione di quanto sopra, sottoscritta da numerosi medici e ricercatori italiani e stranieri fra cui i Prof. Dominique Belpomme e Paul Connett e dalla associazione internazionale ISDE Medici per l'ambiente, è stata inviata al British Medical Journal, dove era stato pubblicato l’ articolo originale di Paul Elliott.
E' riprovevole che si stravolgano i risultati provenienti dalla letteratura scientifica e si forniscano ai decisori politici ed alle popolazioni informazioni erroneamente rassicuranti. Già in passato l’utilizzo artefatto o strumentale dei risultati di alcuni studi scientifici ha costituito l’alibi per non adottare misure di protezione della Salute Pubblica, determinando di fatto esposizioni indebite di lavoratori e cittadini ad agenti tossici che hanno causato gravi sofferenze per mortalità e malattie che si sarebbero potute evitare.
Crediamo che nessun amministratore, anche a livello locale, potrà più affermare l'innocuità della scelta di bruciare i nostri rifiuti.
CGCR
Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti
- Uno Notizie Italia - Roma -

Ref.http://www.unonotizie.it/8568-inceneritori-scandalo-sanitario-dati-falsati-per-nascondere-la-verita-sugli-effetti-nocivi-degli-inceneritori.php

Dal Blog di NOCOKE di Tarquinia:
"Vorremmo inoltre ricordare che gli impianti che bruciano "carbonepulito",oliocombustibile e rifiuti
non differenziati, producono, oltre alla diossina, polveri ultrafini PM02 o PM2,5(nanopolveri), responsabili delle stesse malformazioni che hanno colpito i nascituri delle popolazioni campane.
Gli impianti di incenerimento dei rifiuti sono inutili e dannosi per la salute dei territorio e di chi li abita,  così come dimostrato da numerosi studi scientifici internazionali e nazionali, non ultimo quello prodotto  dall'Ordine dei Medici dell'Emilia Romagna che ha espresso gravi preoccupazioni per la salute pubblica, proprio in relazione alla presenza degli inceneritori. Tale consapevolezza circa la pericolosità di tali impianti, del resto, è presente anche nello spirito del legislatore europeo ed italiano, per il quale l'incenerimento rappresenta l'ultima delle opzioni utili per  risolvere il problema dei rifiuti. Infatti dal processo di incenerimento derivano:
1. ceneri, che rappresentano circa un terzo dei rifiuti trattati;
2. fumi, contenenti ceneri volatili e gas prodotti dal processo di combustione;
3. acqua inquinata, proveniente dal processo di combustione;
4. fanghi tossici, prodotti dalla depurazione delle acque di processo;
5. carboni attivi, provenienti dai filtri esausti dei fumi;
6. inerti, nel caso di inceneritori a letto fluido.
I materiali che escono dal processo di incenerimento sono classificati come rifiuti speciali, che per la
loro accresciuta tossicità richiedono un trattamento speciale.
L'inceneritore, pertanto, non evita il ricorso alla discarica ma anzi richiede il ricorso a discariche speciali.

Ref.http://beppegrillo.meetup.com/111/boards/thread/4925076/0/

domenica 10 gennaio 2010

Mini-centrali domestiche

Si chiama “EcoBlue”, è una mini-centrale termoelettrica a gas metano che presto potrebbe entrare nelle case di molte famiglie tedesche. Il progetto, ideato da una società di Amburgo attiva nel settore delle energie rinnovabili, la Lichtblick, prevede l'installazione di questi piccoli impianti per la produzione di energia elettrica in centinaia di migliaia di case e palazzi, dapprima ad Amburgo e poi progressivamente in altre zone della Germania.

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Una grande comunità
L'idea è quella di dotare le famiglie tedesche di vere e proprie “centrali di energia private”, in grado di funzionare come un unico sistema virtuale: tutte le unità saranno infatti collegate tra loro in rete, e potranno comunicare in tempo reale come un unico mega impianto. Inoltre, il sistema consentirà di conservare per i momenti di maggiore necessità l'energia prodotta in eccesso, o di immetterla nella rete.

Motori sofisticati
Per concretizzare il progetto, ieri la Lichtblick ha firmato un accordo con la casa automobilistica Volkswagen, che per la realizzazione delle mini centrali termoelettriche fornirà una versione modificata del motore della Golf a metano, assemblato dal colosso tedesco a Saltzgitter. Secondo quanto riporta il settimanale tedesco Der Spiegel, i sofisticati motori a metano prodotti dalla Volkswagen dovrebbero fornire alle centrali in miniatura un'efficienza del 94%, ben superiore a quella delle centrali a carbone (che si attesta al 40-60%) e nucleari (30-40%).

La società di Amburgo ha in programma di installare a partire dalla primavera del 2010 ben 100 mila centrali, in modo da creare nel lungo periodo una potenza pari a 2.000 MW, l'equivalente dell'energia erogata da due centrali nucleari.germania_ecoblue2

Costi e benefici
Un singolo nucleo famigliare dovrà sborsare 5.000 euro per l'installazione delle mini-centrali, ma beneficerà di bollette più basse e di un “affitto” pagato dalla società per ospitare il generatore, oltre a un premio calcolato sui ricavi ottenuti dall'energia prodotta in eccesso nel corso dell'anno e immessa in rete.

ref. http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1805:la-germania-scommette-sulle-mini-centrali-a-metano&catid=1:latest-news&Itemid=50

Altri link utili:
http://www.ok-ambiente.com/2009/09/10/volkswagen-lancia-ecoblue-le-mini-centrali-elettriche-a-metano/
http://www.istockanalyst.com/article/viewiStockNews/articleid/3470372
http://www.istockanalyst.com/article/viewiStockNews/articleid/3470372
http://www.german-info.com/press_shownews.php?pos=Economy&pid=1600

LA MICROGENERAZIONE DIFFUSA OPPORTUNITÀ DI BUSINESS PER I COSTRUTTORI EDILI

Si è svolto nei giorni scorsi, presso la sede dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili), un workshop focalizzato sulla produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso piccoli impianti “diffusi” sul territorio, che ha fornito un inquadramento del mercato degli impianti di piccole dimensioni. L'incontro, moderato dal vicepresidente Ance Vincenzo Di Nardo, ha visto la partecipazione di esponenti dell'imprenditoria energetica, del mondo finanziario e dell'architettura.

Nel corso del workshop, è stata posta l'attenzione anche sulla compatibilità tra architettura, paesaggio, innovazione e impiantistica. “Quello che serve - ha sottolineato Di Nardo - è una rete capillare di impianti diffusi sul territorio, che consentirà di evitare i problemi della dipendenza dall'estero, attraverso la produzione decentrata dell'energia da fonti rinnovabili e la condivisione tramite un sistema di reti intelligenti. È quella che alcuni osservatori chiamano Terza Rivoluzione Industriale”.

L'edificio come centrale di energia

“L'edificio – ha ancora evidenziato il vicepresidente dell'Ance - deve trasformarsi in una micro centrale elettrica, e le imprese di costruzioni potranno sfruttare questo mercato per diversificare la propria attività imprenditoriale ed offrire una risposta adeguata ad una domanda che chiede non più soltanto un prodotto edilizio, ma anche una maggiore qualità del prodotto stesso e dei servizi che gli edifici devono saper erogare”.

Cogenerazione / Microcogenerazione

La micro-cogenerazione è nota a livello internazionale come microCHP, acronimo delle parole inglesi combined heat and power, vale a dire produzione combinata di calore ed energia.

La cogenerazione, ossia la produzione congiunta di Elettricità e Calore mediante un unico sistema in cascata, consente la produzione contemporanea di energia elettrica pregiata e energia termica, con rendimenti globali anche superiori al 90%.

impianto di microcogenerazione

Il principio su cui si basa la cogenerazione è quello di recuperare il calore generato durante la produzione di energia elettrica, altrimenti disperso nell'ambiente, e riutilizzarlo per produrre energia termica.

Con il termine micro-cogenerazione (micro-CHP) si intende la pratica della cogenerazione su piccola scala. Essa si applica in genere per potenze inferiori ad 1 Mw, in particolare risulta ideale per abitazioni domestiche, ospedali, hotel, condomini, alberghi, case di cura, fitness center, uffici, centri elaborazione dati, case di riposo e serre.

Tali sistemi decentralizzati di produzione energetica hanno la peculiarità di essere molto semplici da installare e di avere grande flessibilità. Di solito sono consegnati "chiavi in mano" e sono necessari solo gli allacciamenti alla rete idrica, elettrica e ad un serbatoio di combustibile. Si basano su motori a combustione interna o di recente su microturbine.

Investimento e installazione del microcogeneratore

Finanziamento del 20 o 30% per la realizzazione di progetti pilota per la promozione della cogenerazione diffusa (Gazzetta Ufficiale N.85 del 13/04/2005). Finanziamenti agevolati e contributi sono periodicamente messi a disposizione da alcune Regioni.

Recupero dell'IRPEF del 41% (confermato per il 2006) nel caso di installazione in edifici esistenti (Legge 23 Dicembre 2005 n. 266). Aliquota IVA al 10%.

La cogenerazione è assimilata alle rinnovabili e quindi gode della priorità di dispacciamento nelle reti, indipendentemente dal merito economico (decreto Bersani, n.79/99): il distributore locale è tenuto a ritirare l'energia immessa in rete.

La tariffa del gas metano utilizzato in cogenerazione usufruisce della defiscalizzazione (è esente da imposta di consumo il gas metano utilizzato per la produzione di energia elettrica). Nella pratica molti operatori preferiscono non avvalersi di questa agevolazione, poichè la mancata installazione di dispositivi di misura fiscale non permette di godere della defiscalizzazione sul gas metano.

Benefici economici
Risparmio sul costo dell'energia elettrica autoprodotta e sulla potenza installata.
In media l'impianto si ripaga in 4-5 anni con un utilizzo di almeno 3000-4000 ore l'anno (autoconsumo 100% energia elettrica prodotta).

Benefici ambientali
Rispetto alla generazione separata di energia elettrica e termica, la cogenerazione riduce del 30-40% la quantità di combustibile utilizzato, e quindi le emissioni inquinanti.

Ref. http://www.bcp-energia.it/cogenerazione/microcogenerazione.php

DEMOCRAZIA ENERGETICA: micro – cogeneratore

La cogenerazione è la produzione combinata di elettricità e calore. Nella cogenerazione le due energie, cioè l'elettricità e il calore, vengono prodotte in cascata, con un unico sistema: ciò permette di realizzare grandi risultati in termini di risparmio energetico e di abbattimento delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera e quindi di contenimento del cosiddetto effetto serra.

Un impianto convenzionale di produzione di energia elettrica ha una efficienza di circa il 35%, mentre il restante 65% viene disperso sotto forma di calore che, normalmente non viene utilizzato. Con un impianto di cogenerazione, invece, il calore prodotto dalla combustione non viene disperso, ma recuperato per altri usi. In questo modo la cogenerazione raggiunge una efficienza superiore al 90%.

I combustibili utilizzati nella cogenerazione sono idrocarburi liquidi o
gassosi. L’impiego di idrocarburi gassosi, come il metano,  attualmente preferito per diverse ragioni, tra le quali il moderato costo e il minor impatto ambientale.

Ref . Techinical refer.